giovedì 27 maggio 2010

Amaro epilogo finale!

Arrivo a Madrid con la voglia di riabbracciare molte persone che non vedevo da un sacco di tempo e passo qualche giorno nella splendida capitale spagnola. Amaro epilogo finale è dettato dal fatto che proprio nella capitale spagnola capito durante i festeggiamenti degli interisti e proprio in quella occasione mi rubano le due cose a cui avevo fatto più attenzione durante tutto il mio giro del mondo, ovvero passaporto e cellulare. Il destino è spesso ironico e beffardo, ma quello che mi spiace di più è il fatto che molti contatti che avevo preso durante il mio giro andranno persi sul nascere. Che dire, per il momento torno all'ovile per riabbracciare i miei cari, molto più appagato per avuto modo di poter fare una esperienza unica, per aver visto posti unici, per aver vissuto un momento della propria vita in maniera diversa e probabilmente per essersi conosciuti meglio. Torno alla solita routine milanese con molta gente che mi sottopone a mille domande tra quelle più strambe a quelle più scomode. Torno tra molte persone che mi hanno seguito, altre che mi hanno invidiato o addirittura odiato in certi casi. A tutti ovviamente dico che ognuno di noi crescendo prende la propria strada inseguendo il proprio destino tra gente che parte e altra che torna, gente che si sposa e gente che mette al mondo nuove creature, ma non meravigliamoci in quanto questo fa parte della favola della vita. Il tempo è una delle poche cose che l'uomo non è riuscito a manipolare ma le emozioni, i ricordi, le esperienze, i dolori ci accompagneranno sempre e c'è chi li condividerà con la propria famiglia, chi con gli amici, chi con la propria compagna o chi se li porterà dentro nella propria solitudine. Io a questo punto termino un diario di ciò che ho visto e vissuto e che ho voluto condividere con tutti voi e vi lascio con una celebra frase di mio padre che è molto appropriata in questo caso e dice semplicemente: fine del tango!

giovedì 13 maggio 2010

ROTOLANDO VERSO SUD

Lascio la Bolivia e le sue molteplici meraviglie naturali per ritornare verso Buenos Aires. Viaggio spesso di notte con un freddo polare ed il primo stop e`dopo varie ore a Salta (che il nome consiglierebbe di non passarci, ma per me e`una tappa obbligata e strategica per rifiatare). A Salta passo diverse ore e qui conosco Giuseppe, un signore di 65 anni proveniente da Napoli, che da piu`di 40 anni vive in Argentina. Giuseppe mi racconta un po´la sua storia che diventa sempre piu`toccante nel momento in cui scopre di essere un mio connazionale e al dire il vero mi viene in mente una scena di un film di cui non ricordo il titolo ma che rispecchia la situazione e vi mando il link: http://www.youtube.com/watch?v=JwkrtPmNlS4.
Dopo questo incontro direi dal forte impatto, prendo il mio bus per dirigermi verso la provincia di Mendoza. Questa provincia e`nota sia per le sue bellezze naturali quali (vulcani-montagne-parchi nazionali-deserti) sia per la produzione del suo ottimo vino. Qui tra una visita ad una cantina ed una escursione tra le valli conosco Alvaro che si presenta come una guida locale che parla italiano, ma che invece ben presto scopro essere un bugiardo patentato e per di piu`anche ladrone.Prendo le mie distanze e gentilmente gli dico: "caro Alvaro hai proprio sbagliato elemento e cerca di non circuire piu`le persone con false promesse (un po come i nostri politici italiani), ma conosci te stesso e poniti come sei. Vedrai che riceverai molti piu`complimenti ed eviterai che la gente possa pensare che il vostro rapporto sia una questione di pelle".....Alvaro a questo punto mi guarda sbigottito e mi risponde: "ma nel senso epidermico?".... Io gli rispondo: "no, nel senso che stai sulle pelle!". Citazione del grande Lino: http://www.youtube.com/watch?v=yobRAO3N_to.
Nota positiva e`che mi accompagno da un paio di giorni con due cani fedeli che ho battezzato: provecho (in quanto sempre affamato) e borracho (in quanto sempre assetato di vino). La cosa che piu`mi dispiacera`e non poterli portare con me tra pochi giorni quando volero su Madrid (tappa che avevo scelto in quanto sede finale della champion) e anche se di fede calcistica opposta almeno rivedro`qualche vecchio amico di Milano.

sabato 8 maggio 2010

AI CONFINI DELLA REALTA´DOVE LA LIBERTA´ SUPERA OGNI CONFINE

Lascio Santiago dopo aver passato dei bei momenti e prendo un aereo diretto per Buenos Aires, citta´che conosco molto bene in quanto e´una delle mie preferite.
La Parigi del sud America con il suo fascino bohemian decadente, la gente che e´per meta´italiana, la febbre per il calcio, la passione del tango ed infine la quantita´e la bonta´della carne (intesa anche quella che non si mangia in quanto il 65%´sono donne). Qui il vecchio Rufus si sente proprio a casa, pieno di amici e ragazze, ma senza una vera e propria dimora decide di andare a trovare una sua cara amica che gentilmente gli da´ospitalita´. Non e´passato molto tempo dall´última volta che sono giunto in questa terra, ma ogni volta mi incanta. Passo una settimana circa a Buenos dove mi offrono vari lavori tra cui anche quello di modello, ma io invece sto tentando di affiancarmi ad un agente sportivo per poter seguire le giovani promesse argentine. Decido di lasciare Buenos alla volta del nord per andare a vedere le cascate di Iguazu´che sono al confine con il Brasile ed il Paraguay e successivamente attraversare il Paraguay per poi fermarmi una notte ad Asuncion. Dal Paraguay ritorno in Argentina e mi dirigo verso Salta che si trova sulle Ande, pronto per valicarle attraverso il passo dello Jama. Spendo due parole per questo passo che unisce Salta con San Pedro de Atacama, in quanto ad un altezza di 4000 metri si attraversano deserti, saline e paesaggi unici per la loro bellezza. Una volta valicate queste montagne dove molta gente si sente male per l´altitudine (in quanto non usa un vecchio trucco locale di masticare delle foglie speciali) si arriva a San Pedro de Atacama, che e´piccola e molto turistica, ma anche molto hippie come filosofia e qui decido di fermarmi un paio di giorni per poter andare a visitare tutte le bellezze naturali che la circondano. Si forma subito un bel gruppo all´interno della guest house formato da me, da un coreano, da un brasiliano e da un rasta che ci fa da guida notturna e con cui abbiamo organizzato un party nella valle della luna indimenticabile. Di giorno invece ci sono varie attivita´tra cui escursioni in jeep, cavallo, bici, sand board per le valli che la circondano e che sono formate da vulcani di circa 6000 metri, gyeser attivi, canyon, deserti che cambiano colore e paesaggi veramente atipici. Dopo aver provato di ogni sia di giorno che di notte, lascio veramente con una lacrima questo posto fantastico portando con me delle foto della valle della luna e della valle della muerte bellissime. Mi dirigo ancora verso il nord per andare a visitare il parco nazionale Lauca al nord del Chile per poi sconfinare in Bolivia e visitare La Paz, Cochabamba, Uyuni con le sue fantastiche saline e lagune colorate. Insomma ¨...prendi il primo pullman e via, tutto il resto e´gia´poesia...¨come dice Paolo Conte, uno dei miei cantautori preferiti, che meglio si accosta con questi paesi per le sue milonghe e per la ricerca di suoni unici. Un abbraccio a tutti!

sabato 24 aprile 2010

RED HOT CHILE PEPPERS

Lascio Lima e le mie conoscenze fatte e giungo cosi`a Santiago de Chile per conoscere meglio la citta`dove il grande Pablo Neruda venne a mancare. Terra strana il Chile in quanto e`come una striscia stretta di terra che si espande dal nord al sud e che e` soffocata dalle Ande da un lato e dal Pacifico dall´altro. Santiago e`una citta molto graziosa e al passo con i tempi in quanto offre molti servizi ed e`cosmopolita a differenza di altre citta`sud americane. Alloggio in una guest house molto fricchettona con una splendida terrazza sulla piazza centrale dove ieri sera abbiamo improvvisato un piccolo party scandito da carne alla griglia, fiumi di vino e musica dal vivo di alcuni musicisti ospiti. Carne al pari di quella argentina e vino molto economico ma molto buono con una uva dal nome "carmenere" che un tempo si trovava anche in Francia ma che ora si coltiva solo in questa terra. Il giorno seguente faccio un giro per il quartiere a mio avviso piu`bello, giovanile e artistico che si chiama Bella vista ed e`a ridosso di una collina dove in cima vi e`posta una statua raffigurante la vergine dell'immaculata concezione (insomma una simil copia del cristo redentor di Rio). A circa 2 ore di bus sulla costa si trovano posti molto suggestivi come: Valparaiso con le sue caratteristiche funiculari e poco piu`a sud ad Algarrobo si puo`nuotare nella piscina piu`grande al mondo, mentre a Talca si puo`effettuare il giro delle vigne per la degustazione dei vini locali.
Vengo a conoscenza pero`che i paesaggi piu`suggestivi si possano trovare all'estremo nord o all'estremo sud, come vulcani, saline, deserti o parchi naturali unici.
A malincuore per il momento mi accontento del mio tour, ma sicuramente dalla mia prossima meta che e`l´Argentina probabilmente rivalichero`le Ande per visionare la Valle della luna e il salar de Atacama. Per il momento e`tutto e vi lascio con una breve ma alquanto suggestiva poesia di Neruda sul perche`della vita:

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e chi non cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero sul bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno.

Lentamente´muore chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi ricordandoci sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

lunedì 19 aprile 2010

SULLA VIA DELL´ORO VERSO IL MACHU PICCHU

Lasciata alle spalle Arequipa, mi trovo al confine con la Bolivia e piu´precisamente sul lago Titicaca che gia´dal nome non viene preso in considerazione dai turisti, ma invece merita in quanto e´probabilmente uno dei laghi piu´alto del mondo e ha delle isole galleggianti fatte di erba che sono uniche e spettacolari.
Da Puno mi dirigo verso Cuzco in quanto il tempo stringe e mi manca ancora di vedere il Machu Picchu per completare la visione delle sette meraviglie del mondo. Cuzco e´una cittadina molto carina ma purtroppo piena di turisti in quanto da qui si prende il celebre trenino che ti porta nella valle sacra degli Inca.
Mi informo subito per andare a vedere il Machu ed essendo stato riaperto da due settimane, a causa delle molteplici piogge che non permettono di raggiumgerlo e´pieno di prenotazioni turistiche (pensate in alta stagione arriva quasi a 3000 ingressi giornalieri ed e´per questo che Unesco ha deciso di metter un numero chiuso giornaliero). Mi informo sia tramite tour operator sia indipendentemente e il risultato e´che mi invento una strada alternativa in quanto non compero ne il pacchetto turistico di circa 200 dollari, ne prenoto il treno per circa 100 dollari.
Insomma mi chiedo come sia possibile che un peruviano possa pagare una cifra del genere, ed in effetti e´tutta una trappola per turisti in quanto in realta´cé´una strada alternativa molto piu´lunga e pericolosa ma che facendo due calcoli con circa 100 soles (30 euro) si riesce tranquillamente andare e tornare. Prendo la decisione pazza (anche perche´qui nulla e´certo) di partire e cercare di tornare nel giro di due giorni in quanto devo poi tornare verso Lima. Per chi volesse raccomando il Rufus tour che praticamente si parte da Cuzco con un bus locale (degli anni 70) e si valica una montagna nella valle dell´Urubamba a circa 3800 metri di altitudine (una delle strade piu´belle ma anche pericolose che abbia mai fatto insieme a quelle nei campi minati in Israele). Tragitto Cuzco a Santa Maria e´circa 8 ore di bus ed il prezzo di circa 15 soles, dopodiche´ti lasciano in questo paesino da solo in mezzo alla giungla e tramite passaggi con gente locale si deve valicare un´altra montagna per giungere a Santa Teresa (circa 10 soles e 1 ora di sterrato). Arrivo a Santa Teresa con un chico guapissimo locale con cui decido di dividere un pollo che scaldiamo direttamente sul motore della sua auto e di andare a bere un paio di birre per poi riposarmi qualche ora e la mattina seguente riprendere il cammino verso Aguacalientes alias Machu Picchu. Da Santa Teresa prendo un altro passaggio dove conosco anche una guida locale che mi da qualche dritta per cercare di entarer a gratis al santuario del Machu Picchu, cosa alquanto difficile, ma non demordo. Il fatto che io pensavo di essere arrivato ed invece ti lasciano alla stazione idroelettrica dove bisogna oltrepassare un fiume con un carrello su un cavo d´acciaio e dopodiche´camminare per circa 15 km nella giungla seguendo delle rotaie di un treno che non dovrebbe essere piu´in utilizzo ma che invece passa e per poco non sarei qua a raccontarlo. Bene giungo ad Aguacalientes dopo 4 ore di cammino e decido di farmi un bagno nelle sorgenti acqua termale. Stop di un´ora per poi salire al santuario Inca con circa 45 minuti di cammino e tante madonne tirate. Bene l´impresa riesce e vado fiero della mia resistenza fisica, ma non di quella nervosa in quanto quando scendo in paese per prendere un biglietto piu´comodo per il ritorno, vengo a conoscenza che non e´possibile in quanto tutto prenotato. Tiro l´ennesima madonna e mi accingo a tornare nello stesso modo come sono venuto, ma molto contento anche se sporco, affamato e alquanto provato.

martedì 13 aprile 2010

Paesaggi lunari...

Mi trovo su un bus nel tragitto da Lima verso Arequipa (circa 15 ore di trambusto), ma il vero problema e´che non riesco a prendere sonno: sara`insonnia dovuta dall´altitudine oppure sara` adrenalina dovuta dal fatto che decido di viaggiare di notte e qui tutti sconsigliano un tale tragitto di notte perche´soggetto a incidenti stradali o a brigantaggio. `Prendo tutto alla lettera e decido di partire di notte, ma in effetti gia`all´imbarco del carro bestiame noto essere lúnico gringo e per giunta vengo anche ritratto in una simpatica foto ricordo (che di simpatico direi che non ha proprio niente essendo una foto per documentare la mia presenza e inviata alle autorita`in caso di problemi sulla strada). In compenso il paesaggio lungo tutta la costa merita, in quanto sembra di essere sulla luna, in questo paesaggio desertico vi si possono vedere aquile e condor. Arequipa e`un centro famoso, non molto turistico quanto Cuzco o Machu Picchu, ma vi decido di andare in quanto si trova in una valle piena di attrazioni naturalistiche come: la riserva nazionale salinas y aguada blanca (forse le saline piu`alte al mondo a circa 4000 metri), la valle dei vulcani (che comprende il vulcano El Misti di 5800 metri) e il Canon del Colca (che e`il canyon piu`grande e profondo del mondo). Insomma la zona e`molto florida (dovuta anche alle pietre nere vulcaniche) in tutti i sensi e vale la pena sostare un paio di giorni, anche se la gente locale suggerisce un tour nel nord del Peru`che dicono essere ancora piu`suggestivo e meno turistico. Non avendo molti giorni a disposizione e avendo preso la mia direzione verso la Bolivia per poi formare un enorme triangolo con l´attrazione piu`gettonata che e`il Machu Picchu, decido di accontentarmi per il suddetto tour: Lima-Arequipa-Puno-Cuzco-Machu-Lima!

Dolcemente viaggiare, rallentando per poi accellerare, con un ritmo di vita fluente nel cuore, gentilmente senza strappi al motore.....saluti!

domenica 11 aprile 2010

Pero' il Peru'

Scusate il gioco di parole nell' intitolare la mia prossima storia, ma sono sbarcato a Lima da un paio di giorni e per il momento l'accoglienza e' stata calorosa e suggestiva. Arrivo a Lima alle 6 del mattino locale e devo raggiungere il quartiere di Miraflores dove conoscero' Marina che e' stata avvertita del mio arrivo da Clotilde in quanto colleghe per lo stesso gruppo editoriale. Cambio i miei pesos mexicani che mi sono rimasti (pochi a dire la verita') ma che non mi bastano neanche per prendere un taxi, in quanto non c'e' altro modo per raggiungere la citta' (strano ma vero). Provo a contrattare, ma il prezzo della corsa e' fisso ed allora mi ingegno e decido di fare da traduttore ad una coppia di giovani inglesi per poi dividere la corsa verso lo stesso quartiere. Miraflores e Barranco sono ritenuti i due quartieri migliori in quanto sicuri e per il fascino artistico decadente che esprimono, ma anche per la moltitudine di ristoranti e locali notturni. Qui la mia folta chioma bionda e' etichettata come gringo e la gente spesso si mette a ridere ma viene vista anche come potenziale cliente per la loro grama economia, cosi' grama che il taxista durante il tragitto guidando veramente a cazzo buca la ruota e decide di fare un mini tamponamento che viene risolto con giusto una stretta di mano....per un momento ho creduto di essere ritornato in India. Arrivo a destinazione di mattina molto presto e Marina non risponde al citofono, penso per un momento che sia troppo presto e allora mi accomodo nella hall dell'edificio ma crollo in un sonno colossale e mi addormento. Il custode incredulo cerca in tutti i modi di rintracciare il mio contatto e pazienta ma allo stesso tempo si diverte nel commentarmi agli occhi sbalorditi della gente distinta che esce ed entra dall'edificio. Dopo circa un paio di ore arriva Marina e grazie al cielo mi accoglie nell'appartamento per una doccia e poi decidiamo di raggiungere un altro componente della casa in un posto per un rapido pasto. Qui devo dire che si mangia di tutto tra cui l'alpaca ed il cuy (che e' un roditore) ma devo dire che non e' male anche perche' decidiamo di bere il pisco sauer che e' una bevanda molto dolce ma anche molto alcolica. La giornata passa velocemente in vista della serata che sara' impegnativa in quanto pare esserci un vernissage della mostra fotografica di Mario Testino con vari volti noti tra cui Kate Moss. Non male per il momento, anche se stanco morto decido ovviamente di seguire la simpatica compagnia prima ad una festa popolare in strada nel quartiere Barranco dove ovviamente continuiamo a bere pisco e a ballare balli popolari e dove l'alto grado alcolico intensifica il mio spagnolo e grazie alle movenze ballerine colpiscono l'attenzione di varie chicas locali che generalmente non sono delle bombe sexy ma alcune sono molto particolari. Il giorno dopo mi sveglio totalmente sconfusionato e decido di fare un giro per la citta' ed andare a vedere il match molto sentito qui tra real e barca e mi imbatto in un ristorante dove conosco Mario, un italiano di circa 60 anni trapiantato qui da diverso tempo, con parlata milanese e simile ad uno dei vari personaggi dei film di Salvatores. Parlo molto e in maniera schietta con Mario che praticamente si commuove nel parlare con me e mi da' varie dritte su dove andare e cosa vedere, insomma un manna dal cielo per me e prometto di tornare a trovarlo. Pian piano mi organizzo il tour che sara' molto duro in quanto attraversero' la catena montuosa Andina (la seconda piu' alta dopo l'Himalaya con picchi di 6000 metri) e andro' a visitare dei posti unici per la loro bellezza e naturalezza, ma non preoccupatevi vi terro' aggiornati sulle mie avventure. Un abbraccio!

giovedì 1 aprile 2010

Lessico e nuvole!

Dopo la visita a vari siti archeologici, decido di dare uno stop alla mia insaziabile voglia di conoscere e dedicarmi a tempi un po' piu' frivoli e passare qualche giorno su una delle tante spiagge caraibiche. Parto per la volta di Tulum cercando di driblare anche le avance di una milf argentina sola soletta che mi aveva preso in simpatia. Con un' abile e alquanto studiata mossa di depistaggio, mi dirigo verso Tulum per accamparmi su una amaca in mezzo ad una moltitudine di giovani da tutto il mondo, ma soprattutto di statunitensi alquanto disinibite. Il paradiso credetemi essere catapultato dieci anni indietro in un vero spring break su una spiaggia caraibica con vari giovani con il solo scopo di divertirsi.
Rufus qui si sente veramente appagato e si chiede per quale motivo le giovani degli altri paesi siano veramente cosi libertine e disinibite, mentre in patria si fa sempre molta piu' fatica per raggiungere un risultato che e' sempre lo stesso? Vabbe' qui la parola d'ordine e' non pensare e cercare di conoscerne il piu' possibile per avere come dire un risiko di contatti per il mondo {sempre ovviamente con le dovute precauzioni}. Tra varie attivita' sportive decido di seguire un ragazzo locale nel fare snorkeling per la barriera corallina e tra vari pesci colorati incontriamo anche un simpatico barracuda che mi fa decidere di tornare verso la spiaggia. A differenza di Cancun e Playa del carmen, qui a Tulum si respira un' aria piu' selvaggia e meno turistica e le rovine che si estendono sulla costa sono veramente spettacolari da visitare in quanto sono a ridosso di un mare cristallino. Tra varie conoscenze, ne approfondisco una con la quale decido di proseguire per Isla Mujeres. Finiamo praticamente in un intera palazzina gestita da giovani di ogni parte del mondo che si sono innamorati diciamo cosi di questa fantastica situazione e sopattutto di questa isola nel mar dei caraibi. Decido che qui passero' qualche giorno per poi riprendere la marcia per tornare verso la capitale e proseguire il mio viaggio, nel mentre se riusciro' mi fermero' anche a Chichen itza per il concerto di Elton John......ma credetemi sono molto indeciso se abbandonare tutto questo ben di dio! Buona Pasqua a tutti quanti.

venerdì 26 marzo 2010

Viva el Mexico!

Lascio la Citta´del Messico di sera con una corriera diretta verso Oaxaca (che´pronunciata in modo regolare, ti stimola internamente cosi´da prenderla subito alla lettera). Dopo una doccia e un riposino in hotel decido di andare a visitare subito il monte Alban (monte bianco) dove ci sono le rovine dell'antica capitale zapoteca e su questo altipiano si puo´ammirare tutta la vallata. Gli archeologi dividono la storia del monte in cinque fasi e questa antica citta´ha vari edifici che la compongonoi divisi in due piattaforme (nord e sud) con in mezzo la piazza centrale e il campo per il giuco della pelota. Visita suggestiva dove ho avuto modo di conoscere Jair che e´un ragazzo messicano che lavora in un hotel a Zipolite (circa100 km a sud da qui). Con Jair decido di andare a visitare El Tule che e´ l'albero piu´grande al mondo e quindi anche il piu´vecchio avendo piu' di 2000 anni. Pensate che questo enorme vecchietto ha una circonferenza di 58 metri e un' altezza di 42 metri ma detto cio´si mantiene in perfetta forma. Il giorno seguente decido di seguire Jair verso Zipolite e nel cammino decidiamo di fermarci a San Jose de Pacifico, che e´una cittadina di soli 500 abitanti ad un altitudine di 2700 metri, ma e´molto famosa per lo sciamano che ci abita e per i vari personaggi che ci sono passati tra cui cantanti, artisti e "studiosi" come Timothy Leary e Albert Hoffman. Qui decidiamo di fermarci il tempo necessario per ammirare il paesaggio reso ancora piu´spettacolare dal percorso dello sciamano. Ripartiamo verso sera per Zipolite in quanto Jair il giorno seguente dovrebbe lavorare ed io in veste giornalistica scroccare una notte nel suo albergo. Zipolite e´un paesino sul pacifico meno noto rispetto a Puerto Escondido ma abitata da vari italiani e pescatori locali. Mi fermo giusto una notte per poi rimettermi in viaggio verso San Cristobal de Las Cansas che e´stata terra di rifugio dei Maya durante la colonizzazione spagnola e che invece oggi e´terra di rifugio degli zapatisti. Qui mi fermo giusto una giornata per ammirare la citta´ma decido di ripartire per Palenque che e' la piu´antica citta' Maya con le sue famose rovine che si estendono per 15 km nella selva tropicale. Ogni giorno cammino per diverse ore con un caldo che sfianca, ma sono sempre piu´affascinato da cio´che leggo a riguardo di queste popolazioni che sono state una delle prime a scoprire l´ignoto universo astronomico e che hanno predetto la fine del mondo. Per il momento e´tutto un caloroso abbraccio e che la vostra stella vi possa assistere sempre.

martedì 23 marzo 2010

Bienvenidos en Mexico!

Decido di partire di notte da San Francisco con destinazione Citta´del Messico e quindi di lasciarmi alle spalle la lingua inglese ed entrare in una nuova dimensione latina. Il mio arrivo nella piccola e poco popolosa Ciudad de Mexico, che conta appena 22 milioni di abitanti, e´reso comodo dalla presenza di un´autista di nome Rafael che mi scorta fino nel quartiere della Condesa dove ad attendermi c´e´una cara amica che mi ospita. Saranno passati un paio di anni da quando io e Clo non ci vedevamo , ma spesso il destino e´strano e poterla ritrovare qui dall´altra parte del mondo e´molto inusuale ma allo stesso tempo fa molto piacere. Il suo appoggio qui e´fondamentale per poter prendere una boccata d´ossigeno e organizzare il giro verso il chiapas e lo yucatan ma sara´breve purtroppo perche´ apprendiamo la notizia che nel giro di una settimana si dovra´trasferire, in quanto lei e´ una giornalista inviata in varie parti del mondo che segue a mio avviso dei progetti molto interessanti. La serata la passiamo a bere tequila e a parlare in liberta´di tutto passandoci notizie ad una velocita´inaudita e a scambiarci info e guide (essendo stato io in Australia ed essendo lei vissuta in Messico per circa un anno). Arrivando dagli USA il primo impatto con il Messico e´molto forte in quanto qui la gente e´molto particolare e la filosofia di vita e del tempo molto diversa da altri paesi visitati. Incuriosito dalle molteplici guide lette sul Messico decido da subito di fare una escursione per visitare il sito archeologico di Teotihuacan che dista soli 50 km dalla capitale. Qui ad un altitudine di 2.300 metri si possono ammirare il tempio del sole e quello della luna. Si dice che questo sia sempre stato un luogo di pellegrinaggio dei nobili aztechi che nei secoli venivano qui per celebrare l´equinozio di primavera (21 marzo) e assorbire l´energia mistica che convergeva ovviamente al tempio del sole. La piramide del sole e´la terza piu´grande al mondo (dopo quella di Cheope e Choula) ed effettivamente l´affrontare la moltitudine di gradini che la compongono e´una bella faticata, ma credetemi che viene appagata dalla visione su tutta la valle. Contento decido di tornare verso casa e anche se consapevole che la mia permanenza sara´qui breve per la voglia di viaggiare il piu´possibile, sono convinto che sara´sicuramente un ricordo molto intenso che portero´con me in futuro. Cara Clo, suerte per i tuoi progetti futuri e un forte abbraccio.

giovedì 18 marzo 2010

Paura e delirio a Las Vegas!

Dopo varie miglia eccomi arrivare a Los Angeles dove ho un contatto con una vecchia conoscenza milanese che oramai vive da molto tempo qui ed e' inserito nello star system hollywoodiano. Decido di sistemarmi in una zona tranquilla anche perche' tutti sconsigliano down town in quanto molto pericolosa e cosi' mi trovo un albergo sulla collina di hollywood vicino a sunset blvd, che e' la zona con maggiori locali. Gia' dalla prima sera vengo proiettato in una situazione particolare (diciamo pure cosi) e mi ritrovo seduto a tavola con vari personaggi famosi nostrani ai quali racconto il mio lungo viaggio in terre lontane, spesso vivendo con l'essenziale, il che fa molto ridere pensare che lo stia raccontando a gente che vive di cose superflue ed effimere. La serata e' comunque piacevole e prende una piega alcolica non indifferente. Il giorno seguente decido di svegliarmi presto e di fare una lunga camminata per Mullholland drive e quindi ammirare la vista della citta' con la celebre scritta, del mare e dei monti. La sera invece decido di raggiungere gli altri ragazzi americani del van, che essendo dei musicisti mi portano in un localino sul sunset blvd dal nome "libertine". Qui consiglio di venirci il lunedi' sera in quanto fanno lunghe jam session di musica che e' difficile da spiegare ma che e' impossibile non ballare (pura poesia). Qui la musica la sentono e la ballano molto piu' di noi e in questo locale la fanno molto bene, alternandosi ai vari strumenti con un unico scopo: divertire e divertirsi, ma anche sperare che qualcuno li possa notare. Durante la serata conosco anche dei musicistii italiani che sono in cerca di fortuna qui a L.A per essere scoperti da qualche discografico e sono capitati nel posto giusto in quanto pare che durante la serata ci fosse un talent scout di rilevante importanza. Anche se la competizione e' molto dura, sono consapevoli che la fortuna gira e detto inter nos, speriamo anche per me in quanto mi sto recando per un paio di giorni a Las Vegas (la citta'del diavolo) per una puntatina, ma soprattutto per ammirare due bellezze naturali che la circondano: il Grand Canyon e la Death Valley. Arrivo a Las Vegas di sera dopo un rapido passaggio per la Death Valley (really amazing) decido di uscire subito attratto ovviamente come un bambino da tutte le luci che riescono a ipnotizzare anche uno come me che non lo definiresti mai un giocatore d'azzardo incallito. Devo dire che in questo luna park per adulti, dove il dio denaro scandisce il ritmo della vita come un elettrocardiogramma, la ricostruzione di Venezia con la torre Eiffel sullo sfondo merita un passaggio. La mattina seguente mi alzo all'alba per la visita al Grand Canyon nella parte piu' a sud nello stato dell' Arizona che sicuramente e' la parte migliore per ammirare una delle meraviglie naturali che ti lasciano senza fiato e solo puoi renderti conto ancora una volta che lo spettacolo naturale batte quello umano a mani basse. Indescrivibile la sensazione di trovarsi davanti a cosi' tanta grandezza del Canyon e la visione e' resa ancora piu' suggestiva dalle cime imbiancate dalla neve. Insomma la visione della neve in un'area desertica come questa e' alquanto rara e credetemi che avrei voluto aver dietro gli sci, ma mi sono limitato a fare hiking fino ad un enorme passerella di cristallo chiamata appunto sky walk che ti permette di ammirare i ben 2 mila metri sottostanti. Nota negativa il fatto che non ti permettono di fare foto purtroppo e quindi le uniche immagini si possono trovare su google. Ora che i miei occhi sono appagati me ne torno verso la citta' delle stelle per poi risalire verso nord e tornare a San Francisco.

domenica 14 marzo 2010

On the road again!

Sbarco finalmente a San Francisco dopo un volo lungo ma tutto sommato piacevole.Sono praticamente stato ad un soffio dal sogno di tutti quelli che prendono l'aereo, ovvero farsi un componente della crew. Mi e' andata molto bene, in quanto ho trovato una persona giovane di provenienza italiana e che mi ha preso diciamo in simpatia da subito. Abbiamo praticamente ricreato un simpatico salottino dietro le tendine riservate alla crew e non vi dico altro. Mi ritrovo a San Francisco, citta' libertina (diciamo sotto tutti i punti) fin dagli anni 70 con la nascita della cultura hippie sulla costa ovest degli Stati Uniti. Mi cerco ovviamente un ostello nella zona tra Haight e Ashbury street che e' stato l'epicentro di quegli anni e ancora oggi devo dire che se ne vedono di tutti i colori. La citta' e' un continuo sali e scendi (metafora della vita) e oltre il famoso ponte consiglio anche la Transamerica Pyramid che e' un enorme grattacielo a forma di piramide appunto molto suggestivo. Nella citta' della musica e della liberta' ogni tanto si vedono passare tram milanesi e moto guzzi usate dai poliziotti e dentro il Moma vi sono anche opere di design che ci riguardano, il che mi fa molto piacere e conferma la nostra avanguardia verso l'arte e la tecnica. Nell'ostello flower and power conosco dei giovani americani che mi offrono un passaggio in van verso il sud e piu' precisamente verso San Diego, ovviamente accetto subito per poter ripercorrere le strade della musica e dell'amore della beat generation. Il viaggio e' durato la bellezza di quasi 14 ore ed e' stato affrontato purtroppo in una unica tirata poiche' uno dei componenti aveva un aereo che non poteva perdere giu' a San Diego, dove invece io e gli altri superstiti stremati dal viaggio decidiamo di trovarci una sistemazione. Altra sistemazione geniale, in quanto ci troviamo in un ostello gemellato a quello di San Francisco che oltre ad avere i muri tappezzati di famosi musicisti e artisti e' anche una sorta di comune con musica diffusa e liberta di espressione. Insomma si possono lasciare vari oggetti o disegni che vengono apprezzati dai futuri e anche Rufus ha lasciato la sua impronta oltre ovviamente un ricordino nel cesso, ma questi sono particolari su cui sorvolerei. San Diego essendo al confine con il Messico e' bilingue e se anche di giorno non offre tanto, la notte merita in quanto e' piena (almeno qui in zona) di locali con musica dal vivo (oro per le mie orecchie) e ha anche una little Italy. Ora mi spostero' nella citta' delle star dove provero' magari con la mia tecnica camaleontica ad entrare in qualche party e poi nella citta' del gioco d'azzardo dove pur non avendo uno sghello tentero' la fortuna.
Per il momento e' tutto e vi mando un messaggio di pace ed amore in stile hippie.

martedì 9 marzo 2010

SOGNANDO LA CALIFORNIA!

Intitolo cosi' la mia nuova avventura che sta' per iniziare.
Dopo aver passato parecchio tempo qui nella terra dei canguri ed essere stato a contatto con persone squisite, ma non posso dire altrettanto degli animali in cui ci si puo' imbattere, mi dirigo verso la california cercando di seguire il caldo.
La cosa strana e' che torno indietro nel tempo, in quanto mi imbarco alle 15 e arrivo alle 10 dello stesso giorno, insomma guadagno un giorno di vita (e passo da una chiappa all'altra guardando la foto dell'emisfero). Lascio qui molte persone e ricordi di avventure passate che e' difficile da spiegare, ma che ti aiutano in alcuni momenti della vita a sentirti vivo, anche se finora devo dire che ogni paese in cui sono stato mi ha lasciato qualcosa e l'aver condiviso esperienze con ogni persona che ho avuto modo di conoscere mi rende consapevole dell'importanza dell' essere. A volte nella vita bisogna provare determinate situazioni per capirle e vivere veramente. Per lo piu' si pensa che le fantasie rispondono ad un bisogno, che riempiono un vuoto e che siano un sostituto della realta' ma che come tali non emergono in momenti di pienezza totale, ma quando manca qualcosa. Capire se stessi per capire gli altri ma soprattutto capire (anche perche' sto cazzo di australiano non si capisce una fava......e non immagino in california). Consiglio vivamente un film che mi ha fatto riflettere dal titolo "The invention of lying" che lo dedicherei volentieri a tutti i nostri politici. La storia e' molto semplice e tratta la vita di un uomo apparentemente normale che vive in un mondo paradossale dove le persone dicono e fanno quello che pensano. Insomma un mondo anche troppo perfetto che viene sconvolto e manipolato un giorno dal protagonista che inizia ad inventarsi bugie a cui tutti credono. Siamo tutti consapevoli che di bugie di per se le abbiamo piu' o meno raccontate tutti, sia per comodita' sia per manipolare e distorcere dalla realta' che spesso non e' quella che ci sta' davanti. Insomma siamo tutti manipolatori e manipolati e mi sto recando nella patria delle falsita' (FAKE USA) ma se penso alla nostra patria forse sarebbe il caso che qualcuno dicesse delle verita' e affrontasse la realta'. Lo so che non e' facile ma le poche persone che pensano diversamente (think different if you want make difference) invece di essere seguite attraverso qualsiasi forma di comunicazione, vengono spesso censurate. Caro Silvio spesso la realta' ci viene manomessa o modificata, ma a volte torna per riprendersi quello di cui e' stata deturpata. Per il momento e' tutto e mi accingo nella traversata del oceano pacifico (che di pacifico ha ben poco) e vi continuero' a scrivere dalla citta' in cui circolano i nostri caratteristici tram milanesi.........San Francisco!

mercoledì 17 febbraio 2010

It always more fun to share with everyone!

Dopo vari giorni di completo silenzio torno a scrivere quel che succede dall'altra parte del mondo. Nulla di cosi' eccitante se non: aver surfato onde mai viste che mi hanno fatto rompere una tavola e provocato un leggero dolore alla spalla, aver fatto una pesca subacquea con poco distanti attacchi di squali, aver visto avatar sullo schermo piu' grande al mondo (ben 27 dollari di cinema). Ma detto questo per i prossimi giorni ci prepariamo alla parata del Mardi gras (forse una delle piu' grandi parate gay-lesbo del mondo), alla woodstock australiana (3 giorni di campeggio, musica e giochi vari nella campagne qui vicino) e a partecipare alla celebre foto di Spencer Tunick (piu' di 4000 persone nude ritratte all'Opera house).
Insomma di appuntamenti qui non ne mancano di certo e per il momento e' difficile anche stare dietro a tutti i concerti, i festival e le attivita' che ti propongono, ma in fondo che cosa e' la vita? Forse aveva proprio ragione Vasco nel cantare che: "...la vita e' un brivido che vola via e' tutto un equilibrio sopra la follia..."
La realta' per me viene vista da occhi diversi probabilmente piu' propensi nel guardarla anche nella sua crudelta', ma se senti qualcosa dentro non tenertelo solo per te ma condividilo con l'universo, se invece ti senti introverso non preoccuparti nel condividerlo ma cerca di guardaci attraverso. Insomma miei cari vorrei poter postare piu' foto di quelle che finora ho postato, ma non e' possibile postare piu' di 1000 fotografie dei posti in cui sono stato e delle molteplici persone che ho conosciuto, spesso tutte con lo stesso problema di soldi e di speranze in un futuro migliore, ma felici di poter esprimere quella voglia di liberta' che solo viaggiare ti puo' dare. Un abbraccio a tutti i liberi pensatori!

giovedì 28 gennaio 2010

BACK TO THE ROOTS!

I giorni passano con una certa costanza ma mai senza ripetitivita', sara' ancora per quella voglia di scoperta o sara' per la voglia di trascorrere ogni singola nuova esperienza in maniera diversa. Ogni giorno si apprende qualcosa di nuovo, probabilmente di diverso ed e' per questo che vi consiglio un blog di un amico italiano che vive qui a Sydney con l'intento di aprire una nuova finestra sul mondo per potersi confrontare [ http://zuluu.blogspot.com ]. Caro Luca, come ci siamo detti mille volte, viva la comunicazione e una condivisione in estrema liberta' per la divulgazione di un pensiero comune che possa in qualche modo essere compreso da tutti. I valori di amicizia e civilta', di natura con tutti i suoi colori e sapori, di musica con tutte le sue sfumature, non ci lasceranno mai.
A proposito di natura e musica, vi volevo raccontare i miei giorni trascorsi qui nella terra degli aborigeni, dove praticamente arrivo da un week end lunghissimo passato accampato come uno zulu appunto su una spiaggia deserta di finissima sabbia bianca e con un mare cristallino. Di primo acchito un paradiso, ma bisogna anche essere in grado di convivere con i piu' pericolosi animali (canguri, dingo, koala, serpenti, iguane e ovviamente pipistrelli e ragni enormi oppure delfini, balene e squali) insomma il richiamo alla natura e' veramente forte e pensare che mi trovo ad un paio di ore di macchina dal centro di Sydney. Dopo questa esperienza selvaggia decido con il mio amico Gio' di tornare alla civilta' e alla mondanita' in quanto nei giorni seguenti si sarebbe celebrato l'Australia day e il giorno dopo il mio compleanno. Ora le conoscenze dopo diversi approci tra i vari club della city (consiglio vivamente uno in particolare che non ha nome e si entra da una porticina imboscata che si trova in darlinghurst al 169, qui si entra solo se in lista, quindi poche persone e selezionate con una musica di sax e percussioni dal vivo) si sono allargate e oltre a semplici conoscenze in certi casi sono diventate anche veri rapporti di ogni genere tra cui: dare lezioni di italiano ad una orientale (innamorata della "lingua" italiana), essere l'accompagnatore italiano per una brava ed altolocata australiana e dedicarmi in lezioni di cucina a simpatiche hippie olandesi. Fare amicizia qui non e' certo un problema soprattutto se si e' italiani e con quel modo di fare che solo noi abbiamo insomma: italians do it better!
Per il mio compleanno abbiamo organizzato un party tema surfer sul tetto della casa di Guido (buena vista) ma che poi per il troppo affollamento e l'arrivo dei poliziotti siamo stati costretti a spostarci in casa (Per Tony e Olly: indovinate dove mi hanno raccattato? Ovviamente sulle scale come a NYE).
Il giorno dopo invece mi sono risvegliato magicamente non a casa mia, non a casa di Guido, ma grazie a dio a casa di una bionda australiana (chiamata Pip: che e' molto azzeccato come sopranome) che saggiamente si e' presa cura di me e con cui ho passato l'Australia day che qui e' molto sentito (essendo l'unica festa nazionale di questa giovane nazione che ha solo 200 anni). Questo evento e' molto ben organizzato e lo abbiamo passato stranamente a bivaccare per il quartiere the rocks dove sono stati per l'occasione sistemati in vari punti molto suggestivi della city: concerti gratuiti di ogni genere di musica, mercatini e parate artistiche per tutto l'arco della giornata. Insomma musica, natura, alto senso civico e voglia di divertimento hanno scandito la giornata. Torniamo alle radici, alla semplicita' e alla bellezza della natura che il mondo ci puo' regalare.
"..we sit and watch the sun go down, melted sun drifts throught the clouds, we're flying and trying to find the time, we're pushing and shoving these moments mean nothing..."
Un abbraccio grande Alarico!

lunedì 11 gennaio 2010

Walt Sydney presenta....Rufus in fabula!

Intitolo cosi in quanto mi sembra di essere in un mondo fiabesco,oramai sono passati diversi giorni dall' inizio dell' anno e devo dire che sistemandomi pian piano mi accorgo  录sempre piu' della alta qualita' della vita che c' e' qua. I principali fattori sono dettati dal fatto che pur essendo una grande citta' futuristica, ha immensi parchi verdi con varie specie animali, coste variegate e quasi tutte balneabili ( squali permettendo), giovani ovunque che culturalmente saranno un po' superficiali ma che socialmente esprimono liberta' di musica e amore, criminalita' pari a zero, tassi bancari alti, qualita' aria ottima e clima ( per il momento) variabile.Qui e' piena estate e molti giovani hanno vacanza come noi ad agosto,quindi potete immaginare l'aria festosa che si respira sia di giorno che di notte. Molti italiani che erano qui in vacanza sono ripartiti come Tony, che pero' impersonifico io in quanto mi ha lasciato numero di cellulare australiano, network di amici e un probabile contatto per lavorare. Grazie al grande Gio invece scarrozziamo allegramente su una jeep scapottata con annessa tavola da surf per le varie baie e avendo visto vari posti ho anche deciso di cambiare abitazione e spostarmi piu' vicino alla costa e al divertimento, cosi ho trovato una sistemazione in una traversa di Bronte road che e' strategica in quanto ho i mezzi con la city a 2 minuti e a 10 minuti a piedi le spiagge migliori ( bondi-tamarama-bronte).....anzi in monopattino anche 5 minuti essendo in discesa ma come mi e' successo ieri con rischio caduta non avendo freni.
Dopo le prime due settimane di sistemazione ora mi sento anche inserito in quanyo a poche centinaia di metri c' e' una intera palazzina di ragazzi (tra cui Guido-una vecchia conoscenza milanese) che spesso e volentieri organizzano sul tetto con vista mare dei ritrovi BYO (bring your own) dove ognuno porta qualcosa. L'altra sera invece che era l' ulyima sera di Tony e Oli qui a Sydney, siamo andati in spiaggia per una bevuta al chiaror di luna, solo che nella fattanza generale (con alcuni temerari cje si facevano un bagno notturno) ci siamo accorti che la luna non era presente nel cielo stellato da una via lattea stuprnda. Ad un certo punto all'orizzonte vediamo crescere una figura rossa e tra i mille dubbi del caso (faro-ufo o sara che ho bevuto troppo) ci accorgiamo che si tratta di una luna nascente molto rara da vedere. Insomma le giornate trascorrono in manieta sana tra un lavoretto, una surfata oppure una corsa nei numerosi parchi, mentre la notte tra foumi di birra e conoscenze, tra una luna nascente ed una morente. Un abbraccio a tutti i Santissimi e Longobardi.