domenica 11 aprile 2010

Pero' il Peru'

Scusate il gioco di parole nell' intitolare la mia prossima storia, ma sono sbarcato a Lima da un paio di giorni e per il momento l'accoglienza e' stata calorosa e suggestiva. Arrivo a Lima alle 6 del mattino locale e devo raggiungere il quartiere di Miraflores dove conoscero' Marina che e' stata avvertita del mio arrivo da Clotilde in quanto colleghe per lo stesso gruppo editoriale. Cambio i miei pesos mexicani che mi sono rimasti (pochi a dire la verita') ma che non mi bastano neanche per prendere un taxi, in quanto non c'e' altro modo per raggiungere la citta' (strano ma vero). Provo a contrattare, ma il prezzo della corsa e' fisso ed allora mi ingegno e decido di fare da traduttore ad una coppia di giovani inglesi per poi dividere la corsa verso lo stesso quartiere. Miraflores e Barranco sono ritenuti i due quartieri migliori in quanto sicuri e per il fascino artistico decadente che esprimono, ma anche per la moltitudine di ristoranti e locali notturni. Qui la mia folta chioma bionda e' etichettata come gringo e la gente spesso si mette a ridere ma viene vista anche come potenziale cliente per la loro grama economia, cosi' grama che il taxista durante il tragitto guidando veramente a cazzo buca la ruota e decide di fare un mini tamponamento che viene risolto con giusto una stretta di mano....per un momento ho creduto di essere ritornato in India. Arrivo a destinazione di mattina molto presto e Marina non risponde al citofono, penso per un momento che sia troppo presto e allora mi accomodo nella hall dell'edificio ma crollo in un sonno colossale e mi addormento. Il custode incredulo cerca in tutti i modi di rintracciare il mio contatto e pazienta ma allo stesso tempo si diverte nel commentarmi agli occhi sbalorditi della gente distinta che esce ed entra dall'edificio. Dopo circa un paio di ore arriva Marina e grazie al cielo mi accoglie nell'appartamento per una doccia e poi decidiamo di raggiungere un altro componente della casa in un posto per un rapido pasto. Qui devo dire che si mangia di tutto tra cui l'alpaca ed il cuy (che e' un roditore) ma devo dire che non e' male anche perche' decidiamo di bere il pisco sauer che e' una bevanda molto dolce ma anche molto alcolica. La giornata passa velocemente in vista della serata che sara' impegnativa in quanto pare esserci un vernissage della mostra fotografica di Mario Testino con vari volti noti tra cui Kate Moss. Non male per il momento, anche se stanco morto decido ovviamente di seguire la simpatica compagnia prima ad una festa popolare in strada nel quartiere Barranco dove ovviamente continuiamo a bere pisco e a ballare balli popolari e dove l'alto grado alcolico intensifica il mio spagnolo e grazie alle movenze ballerine colpiscono l'attenzione di varie chicas locali che generalmente non sono delle bombe sexy ma alcune sono molto particolari. Il giorno dopo mi sveglio totalmente sconfusionato e decido di fare un giro per la citta' ed andare a vedere il match molto sentito qui tra real e barca e mi imbatto in un ristorante dove conosco Mario, un italiano di circa 60 anni trapiantato qui da diverso tempo, con parlata milanese e simile ad uno dei vari personaggi dei film di Salvatores. Parlo molto e in maniera schietta con Mario che praticamente si commuove nel parlare con me e mi da' varie dritte su dove andare e cosa vedere, insomma un manna dal cielo per me e prometto di tornare a trovarlo. Pian piano mi organizzo il tour che sara' molto duro in quanto attraversero' la catena montuosa Andina (la seconda piu' alta dopo l'Himalaya con picchi di 6000 metri) e andro' a visitare dei posti unici per la loro bellezza e naturalezza, ma non preoccupatevi vi terro' aggiornati sulle mie avventure. Un abbraccio!

1 commento:

Anonimo ha detto...

vai al Callao a mangi9are il cebiche e da osaka in san isidro!
vale