sabato 28 novembre 2009

WELCOME IN RAJASTHAN...

Bene dopo un lungo, ma piacevole tragitto in treno da Delhi, ci troviamo ad Jaipur che e' definita la citta' della vittoria ed e' il punto di accesso al deserto del Rajasthan. Dico piacevole il tragitto perche' anche se dura varie ore il servizio sulle carrozze e' veramente efficiente (pensate che ogni posto ha il suo nome con esplicitate perfino le preferenze culinarie in quanto durante il tragitto vengono serviti vari pasti ovviamente con acqua e tea a volonta').
Jaipur e' spettacolare perche' e' circondata da vari forti arroccati in cima alle colline, tra questi c'e` ne uno che ho visitato ed e' Amber (definita la citta rosa) che raggiunge il suo massimo splendore al tramonto. E' circondata dalle cinta murarie danneggiate dalle molteplici guerre in quanto roccaforte per il business delle pietre preziose ed e' urbanisticamente suddivisa in rettangoli ed ogni vicolo e' specializzato in un'attivita' commerciale diversa. Io devo essere capitato nel vicolo delle stoffe dove ho fatto dei preziosi acquisti, i colori ed i tessuti sono unici (qui una ragazza diventerebbe pazza). Dopo una fantastica giornata passata a Jaipur mi sono diretto ad Ajmer per raggiungere un paesino sperduto sui monti che si chiama Pushkar. Ajmer non e' nulla di che ma e' ritenuta strategica ed e' uno dei maggiori centri di pellegrinaggio dei musulmani.
Prendo una corriera fino a Pushkar (cittadina hippie) che e' situata ai margini del deserto e raccoglie centinaia di templi bianchi intorno ad lago sacro in quanto risale alla caduta del fiore di loto da parte del Brahma. Per arrivarci ci fermano degli strani soggetti ad un posto di blocco e ci chiedono una tassa per entrare, io e le mie amiche inizialmente ci rifiutiamo di pagare tale cifra in quanto spiego loro che non c'e' scritto nulla sulla guida (anche se in inglese ed un po' vecchiotta) e che non mi sembrano dei poliziotti. Alla fine trattiamo sul pedaggio pagando un terzo di quello richiesto (tecnica usata un po' in tutte le contrattazioni). Qui oltre alla caduta del fiore di loto ho provato una foglia chiamata bhang che e' un essiccazione di un' erba medicinale.
Non c'e' nome piu' azzeccato per tale pianta in quanto ti da' un bang completamente in testa e la visione della vita e' molto piu' rilassata. Qui a differenza delle altre citta' non c'e' traffico, ma una quantita indefinita di scimmie e animali di tutti i generi. Il primo strano incontro avviene durante una nostra passeggiata sulle rive del lago (rigorosamente a piedi nudi) dove uno strano santone per poche rupie si propone per un veloce rituale e ci da un nastro rosso da mettere al polso che e' il passaporto per Pushkar...che denomino in maniera piu' appropiata Pushker.
Visioniamo il Brahma temple che e'uno dei pochi templi al mondo dedicati a questa divinita'. La nostra guest house e' tenuta in parte da monaci Buddhisti ed e' pro free tibet, ma e'anche circondata da scimmiette dispettose che appena possono ti fregano di tutto.....io ne ho dovuta rincorrere una perche' si era impossessata di un mio cappellino.
Qui invece che la fiera delle capre troviamo la fiera dei cammelli, ma sarebbe stato piu' appropiato fare quello delle scimmie in quanto sono ovunque e ti saltano giu' dai tetti in cerca di cibo, con velocita' inaudite. Ieri sera ad esempio mi sono ritrovato in mezzo ad una festa popolare con canti, musica e petali di fiore che venivano portati in giro per la strada principale di questo villaggio (un esperienza mistica che consiglio a tutti).
La gente qui e' molto rilassata e i turisti molto hippie e rasta tra cui una coppia che ho conosciuto proveniente dal nord europa con cui ho fatto amicizia e che ci hanno portato nella loro guest house chiamata Pink Floyd in quanto ogni stanza e'dedicata ad uno delle migliori canzoni della band, una sola frase mi sovviene...Wish you were here....my friend!
La notte e' stata infernale in quanto ad un certo punto siamo stati svegliati da un continuo abbaiare di cani, urlare di scimmie e muggire di vacche; un simpatico concertino pare dovuto al passare nelle vicinanze di una tigre, insomma nulla di piu' rassicurante! Ho prenotato una gita con jeep per visionare questa riserva naturale a pochi km di distanza dove se si e' fortunati si possono veder le tigrie sinceramente speriamo di essere sfortunati e di convivere per il momento solo con simpatiche scimmiette (vestite con miei capi per giunta) e vacche che scacazzano che e' un piacere (qui la fanno essiccare e la usano come concime o per i falo').
Domani si parte alla volta di Jaisalmer ai confini con il Pakistan per una escursione nel deserto!

3 commenti:

Unknown ha detto...

rufus, mi dici com'è il clima da quelle parti??

davide bresner ha detto...

bravo raffo ti seguo
cià

Italian lightworker ha detto...

sono con te bro......l'11 sbarco a sydney e ti aspetto....ricordami poi quando atterri....marta arriva il 26 per cui se arrivi prima ci facciamo il natale insieme

bella fratello....e occhio alle scimmiette