venerdì 11 dicembre 2009

CAMALEONTICO RUFUS SI AGGIRA PER BANGKOK...

Intanto mi scuso per il post precedente scritto di fretta e furia con i-phone in un italiano poco comprensibile.
Per quanto riguarda la Thailandia devo dire che finora non e' che mi stia entusiasmando tanto quanto l'India. Mi ritrovo a Bangkok da qualche giorno e pensavo sinceramente fosse piu' economica, invece qui il turismo occidentale ha portato ricchezza e soprattutto capitalismo. Ma per la mia quotidiana sopravvivenza sto adottando il metodo camaleontico: ovvero l'arte di immedesimarmi nei personaggi piu' variegati a seconda dei momenti.
Ad esempio oggi per avere uno sconto maggiore in hotel mi sono finto giornalista di una importante rivista di viaggi, spiegando al direttore che sto compiendo un lungo viaggio in varie localita' del mondo e ovviamente mostrandogli il mio biglietto aereo con tappe e date, ci e' cascato alla grande. E' incredibile ma sta funzionando in tutti i posti in cui vado e anche se in India non ne ho avuto bisogno per una politica prezzi molto piu' bassa, qui mi sta aiutando nella mia quotidiana sopravvivenza. In fondo credo che se tu cerchi di inculare me, io inculo te, (ma con stile) e cosi passo le giornate a far credere di essere gabbato ma in sostanza a gabbare. Oggi sono salito sul taxi locale che qui si chiama tuk tuk, ovviamente il giovane taxista mi chiede da quale nazione provenissi ed io rispondo Italia (sempre piu' fiero di esserlo). Parliamo un po' e scopro che essendo oggi il king day e' praticamente tutto scontato, di conseguenza scendiamo subito ad un compromesso per mezza giornata di trasporto. Mi faccio portare nella citta' "vecchia" dove vi sono piu' templi e dove mio malgrado mi continuano a scambiare per Valentino Rossi e io tra una foto e un autografo faccio il personaggio.
Tra un tempio e l'altro il taxista inizia come da copione a portarmi in vari negozi di "lusso". Il primo step e' una gioielleria (io vorrei capire che cazzo ci azzecca con me) entro in questo immenso salone e cercano di rifilarmi qualsiasi loro patacca, ma desisto in tutti i modi (del tipo non ho la ragazza, mia madre e' mancata...) finche' dicono per te amico ed io rispondo sono allergico a qualsiasi metallo, guarda non porto neanche l'orologio. Secondo step si passa per una sartoria di "lusso" dove intrattengo una piacevole chiaccherata di circa 20 minuti con il direttore che apprezza i siciliani in quanto mafiosi e cash contante alla mano, io rispondo invece che sono di Milano e che lavoro per un importante stilista e che i prezzi che propongono sono gli stessi che si trovano negli outlet al nord. Dopo una pausa breve per la visione di un tempio, finiamo in magazzino di oggettistica locale e anche qua mi fingo operatore commerciale di import-export e prendo qualche prezzo e biglietto da visita con la promessa di fare del business insieme.
Insomma stremato da qualsiasi forma di frenesia nel volerti far comperare assolutamente i loro oggetti, chiedo gentilmente di accompagnarmi in un ristorante con cucina tipica e qui divento neanche a volerlo un rispettato giornalista di una rivista rivolta ai giovani viaggiatori e ne esco illeso ma con la panza piena.
Sulla strada del ritorno decido di fare due passi a piedi e mi ritrovo vicino ad uno dei college piu' prestigiosi dove un gruppo di ragazzini mi invita a giocare a calcio con loro, oramai insito in me la tecnica camaleontica mi fingo calciatore professionista anche se devo dire che dai palleggi sono poco credibile. Continuo per il momento a domandarmi sul perche' non ho incontrato invece una ragazza di facili costumi.....ma e' frutto della prossima storia!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ei bello mio, di che ti lamenti?.. non sono certo le ragazze che ti mancano: ne prima, ne ora e certamente neppure nel resto del viaggio. Fai riposare il pisellino cedrai che renderà di più. Dai che vai forte, sei un mago altro che camaleonte.... lo sanno tutti che Bangkok da molti anni è una sola per turisti
abbracci

Pinna ha detto...

ar-raffo ar-raffo..