giovedì 3 dicembre 2009

Benares alias Varanasi

Dopo un viaggio tremendo di circa 12 ore in treno eccoci arrivare a Varanasi, citta' conosciuta in India come Benares o anche la citta' della purificazione.
Si trova nella regione dell' Uttar Pradesh a meta' distanza tra Bodghaya e la capitale di questa regione che e' Lucknow. Qui sulle rive del Gange e' sorta la piu' antica citta' dell' India, ed e' anche chiamata scherzosamente la Venezia dell' India. Ma passiamo a noi e alle nostre sensazioni, come dicevo durante il lungo viaggio in treno, siamo venuti a conoscenza di una simpatica coppia spagnola con cui abbiamo fatto comunella. Entrambi molto giovani, sono in viaggio da piu' di un mese, ma credono di fermarsi qui in india per altri 6 mesi. Lui si chiama Santiago ed e' simpatico ma molto asciugone credo che sia il primo turista a stressare gli indiani e non viceversa. Parla in continuazione di qualsiasi tema e per le mie amiche romane e' apparso subito molto affascinante; mentre io sinceramente mi sono occupato di conoscere meglio la sua ragazza. Dopo una nottata di discorsi assurdi che solo certe situazioni ti possono portare a fare, conosciamo anche una ragazza di Parigi che sta affrontando da sola un viaggio in India e che di primo acchito non sembra dare molto in confidenza. L'arrivo alla stazione di Varanasi e' stata molto comica, in quanto ci eravamo promessi tutti quanti di avere le idee chiare su dove farci portare, quanto spendere e cosa rispondere (anche perche' la guida sostiene che sia una delle citta' piu' pericolose dell`India) e noi come Toto' e peppino all' arrivo a Milano ci siamo fatti subito abbordare dai primi indiani. Il sonno fottuttissimo e la debolezza dopo tanti giorni di viaggio ci hanno praticamente reso delle prede succulente e in piu' quella pazza della francese inizia ad urlare e a correre su e giu per la stazione in quanto aveva perso il suo borsello (insomma una situazione di M). Io con molta diplomazia cerco di far saltare fuori il borsello e in effetti salta fuori con tutti i documenti ma senza un soldo ovviamente e poi richiamo tutti alla calma in quanto sembravamo tutti scimmie impazzite in un posto da brividi. Decidiamo di prendere il taxi rishaw verso una guest house e la francese si impunta sul prezzo o comunque su questioni di principio, io e lo spagnolo ci guardiamo negli occhi e decidiamo di sbolognarci del pacco regalo francese con un solo motto (liberte`-egalite`-fraternite` e aggiungerei inculite`).
La mossa e` conveniente anche se era molto carina ma poco gestibile e dopodiche` giungiamo alla nostra guest house molto carina e pulita rispetto agli standard. Qui ho un incontro ancora una volta con una vacca che decide a tutti i costi di volermi seguire, secondo me in quanto indossavo un golf di colore rosso e cerca di entrare in tutti i modi con me in stanza. Gli indiani sono molto in sbattimento perche' per loro le vacche sono animali sacri e non possono toccarle, quindi con una serie di magheggi tra cui acqua e verdura cerchiamo di dissuaderla a dormire con me (in fin dei conti sara' anche sacro come animale ma mica fesso). La mossa riesce ma me la ritrovo fuori ad aspettarmi dopo qualche ora, insomma pressing violento. Riesco con un abile doppio passo a driblarla e con gli altri ci inseriamo nei vari vicoli di Varanasi per raggiungere il Gange e vedere la citta' da tutt'altra prospettiva.
Nei vicoli di Varanasi e' facilissimo perdersi sia per la confusione sia perche' sono tutti uguali e devo ammettere che sono ancora alla ricerca della strada verso l'albergo. Durante il mio tragitto incontro una tedesca con cui faccio rapidamente amicizia e mi porta con una scusa sulla terrazza di camera sua, io mi divincolo dagli altri e seguo la crucca che scopro fare il mio stesso giro del mondo e dopo aver passato una bella serata insieme ci promettiamo di rivederci a Sydney per i primi di gennaio e tutto contento me ne torno verso casa o almeno ci provo....

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Eh eh Le francesi sono spesso un pacco!!!sono come le italiane ma più tristi , meglio la crucca..o forse, caro rufio, sarebbe opportuno sfruttare l enormità di vacche che ti filano, golf rosso o no...
divertiti amico mio e continua a scriverci.
ps, remember mail per pechino!!
n'abbraccio
Pilo

Anonimo ha detto...

Io non mi fiderei delle vacche, in c'è chi dice che in quello strano paese siano carnivore


Raffo scrivi, che vai forte!!!

paolo

Matteo ha detto...

all'immagine di te che richiami il gruppo alla calma in quel delirio di stazione sono stato malissimo!

forza ruffio

se non metti foto, ti vengo a prendere