giovedì 27 maggio 2010

Amaro epilogo finale!

Arrivo a Madrid con la voglia di riabbracciare molte persone che non vedevo da un sacco di tempo e passo qualche giorno nella splendida capitale spagnola. Amaro epilogo finale è dettato dal fatto che proprio nella capitale spagnola capito durante i festeggiamenti degli interisti e proprio in quella occasione mi rubano le due cose a cui avevo fatto più attenzione durante tutto il mio giro del mondo, ovvero passaporto e cellulare. Il destino è spesso ironico e beffardo, ma quello che mi spiace di più è il fatto che molti contatti che avevo preso durante il mio giro andranno persi sul nascere. Che dire, per il momento torno all'ovile per riabbracciare i miei cari, molto più appagato per avuto modo di poter fare una esperienza unica, per aver visto posti unici, per aver vissuto un momento della propria vita in maniera diversa e probabilmente per essersi conosciuti meglio. Torno alla solita routine milanese con molta gente che mi sottopone a mille domande tra quelle più strambe a quelle più scomode. Torno tra molte persone che mi hanno seguito, altre che mi hanno invidiato o addirittura odiato in certi casi. A tutti ovviamente dico che ognuno di noi crescendo prende la propria strada inseguendo il proprio destino tra gente che parte e altra che torna, gente che si sposa e gente che mette al mondo nuove creature, ma non meravigliamoci in quanto questo fa parte della favola della vita. Il tempo è una delle poche cose che l'uomo non è riuscito a manipolare ma le emozioni, i ricordi, le esperienze, i dolori ci accompagneranno sempre e c'è chi li condividerà con la propria famiglia, chi con gli amici, chi con la propria compagna o chi se li porterà dentro nella propria solitudine. Io a questo punto termino un diario di ciò che ho visto e vissuto e che ho voluto condividere con tutti voi e vi lascio con una celebra frase di mio padre che è molto appropriata in questo caso e dice semplicemente: fine del tango!

giovedì 13 maggio 2010

ROTOLANDO VERSO SUD

Lascio la Bolivia e le sue molteplici meraviglie naturali per ritornare verso Buenos Aires. Viaggio spesso di notte con un freddo polare ed il primo stop e`dopo varie ore a Salta (che il nome consiglierebbe di non passarci, ma per me e`una tappa obbligata e strategica per rifiatare). A Salta passo diverse ore e qui conosco Giuseppe, un signore di 65 anni proveniente da Napoli, che da piu`di 40 anni vive in Argentina. Giuseppe mi racconta un po´la sua storia che diventa sempre piu`toccante nel momento in cui scopre di essere un mio connazionale e al dire il vero mi viene in mente una scena di un film di cui non ricordo il titolo ma che rispecchia la situazione e vi mando il link: http://www.youtube.com/watch?v=JwkrtPmNlS4.
Dopo questo incontro direi dal forte impatto, prendo il mio bus per dirigermi verso la provincia di Mendoza. Questa provincia e`nota sia per le sue bellezze naturali quali (vulcani-montagne-parchi nazionali-deserti) sia per la produzione del suo ottimo vino. Qui tra una visita ad una cantina ed una escursione tra le valli conosco Alvaro che si presenta come una guida locale che parla italiano, ma che invece ben presto scopro essere un bugiardo patentato e per di piu`anche ladrone.Prendo le mie distanze e gentilmente gli dico: "caro Alvaro hai proprio sbagliato elemento e cerca di non circuire piu`le persone con false promesse (un po come i nostri politici italiani), ma conosci te stesso e poniti come sei. Vedrai che riceverai molti piu`complimenti ed eviterai che la gente possa pensare che il vostro rapporto sia una questione di pelle".....Alvaro a questo punto mi guarda sbigottito e mi risponde: "ma nel senso epidermico?".... Io gli rispondo: "no, nel senso che stai sulle pelle!". Citazione del grande Lino: http://www.youtube.com/watch?v=yobRAO3N_to.
Nota positiva e`che mi accompagno da un paio di giorni con due cani fedeli che ho battezzato: provecho (in quanto sempre affamato) e borracho (in quanto sempre assetato di vino). La cosa che piu`mi dispiacera`e non poterli portare con me tra pochi giorni quando volero su Madrid (tappa che avevo scelto in quanto sede finale della champion) e anche se di fede calcistica opposta almeno rivedro`qualche vecchio amico di Milano.

sabato 8 maggio 2010

AI CONFINI DELLA REALTA´DOVE LA LIBERTA´ SUPERA OGNI CONFINE

Lascio Santiago dopo aver passato dei bei momenti e prendo un aereo diretto per Buenos Aires, citta´che conosco molto bene in quanto e´una delle mie preferite.
La Parigi del sud America con il suo fascino bohemian decadente, la gente che e´per meta´italiana, la febbre per il calcio, la passione del tango ed infine la quantita´e la bonta´della carne (intesa anche quella che non si mangia in quanto il 65%´sono donne). Qui il vecchio Rufus si sente proprio a casa, pieno di amici e ragazze, ma senza una vera e propria dimora decide di andare a trovare una sua cara amica che gentilmente gli da´ospitalita´. Non e´passato molto tempo dall´última volta che sono giunto in questa terra, ma ogni volta mi incanta. Passo una settimana circa a Buenos dove mi offrono vari lavori tra cui anche quello di modello, ma io invece sto tentando di affiancarmi ad un agente sportivo per poter seguire le giovani promesse argentine. Decido di lasciare Buenos alla volta del nord per andare a vedere le cascate di Iguazu´che sono al confine con il Brasile ed il Paraguay e successivamente attraversare il Paraguay per poi fermarmi una notte ad Asuncion. Dal Paraguay ritorno in Argentina e mi dirigo verso Salta che si trova sulle Ande, pronto per valicarle attraverso il passo dello Jama. Spendo due parole per questo passo che unisce Salta con San Pedro de Atacama, in quanto ad un altezza di 4000 metri si attraversano deserti, saline e paesaggi unici per la loro bellezza. Una volta valicate queste montagne dove molta gente si sente male per l´altitudine (in quanto non usa un vecchio trucco locale di masticare delle foglie speciali) si arriva a San Pedro de Atacama, che e´piccola e molto turistica, ma anche molto hippie come filosofia e qui decido di fermarmi un paio di giorni per poter andare a visitare tutte le bellezze naturali che la circondano. Si forma subito un bel gruppo all´interno della guest house formato da me, da un coreano, da un brasiliano e da un rasta che ci fa da guida notturna e con cui abbiamo organizzato un party nella valle della luna indimenticabile. Di giorno invece ci sono varie attivita´tra cui escursioni in jeep, cavallo, bici, sand board per le valli che la circondano e che sono formate da vulcani di circa 6000 metri, gyeser attivi, canyon, deserti che cambiano colore e paesaggi veramente atipici. Dopo aver provato di ogni sia di giorno che di notte, lascio veramente con una lacrima questo posto fantastico portando con me delle foto della valle della luna e della valle della muerte bellissime. Mi dirigo ancora verso il nord per andare a visitare il parco nazionale Lauca al nord del Chile per poi sconfinare in Bolivia e visitare La Paz, Cochabamba, Uyuni con le sue fantastiche saline e lagune colorate. Insomma ¨...prendi il primo pullman e via, tutto il resto e´gia´poesia...¨come dice Paolo Conte, uno dei miei cantautori preferiti, che meglio si accosta con questi paesi per le sue milonghe e per la ricerca di suoni unici. Un abbraccio a tutti!

sabato 24 aprile 2010

RED HOT CHILE PEPPERS

Lascio Lima e le mie conoscenze fatte e giungo cosi`a Santiago de Chile per conoscere meglio la citta`dove il grande Pablo Neruda venne a mancare. Terra strana il Chile in quanto e`come una striscia stretta di terra che si espande dal nord al sud e che e` soffocata dalle Ande da un lato e dal Pacifico dall´altro. Santiago e`una citta molto graziosa e al passo con i tempi in quanto offre molti servizi ed e`cosmopolita a differenza di altre citta`sud americane. Alloggio in una guest house molto fricchettona con una splendida terrazza sulla piazza centrale dove ieri sera abbiamo improvvisato un piccolo party scandito da carne alla griglia, fiumi di vino e musica dal vivo di alcuni musicisti ospiti. Carne al pari di quella argentina e vino molto economico ma molto buono con una uva dal nome "carmenere" che un tempo si trovava anche in Francia ma che ora si coltiva solo in questa terra. Il giorno seguente faccio un giro per il quartiere a mio avviso piu`bello, giovanile e artistico che si chiama Bella vista ed e`a ridosso di una collina dove in cima vi e`posta una statua raffigurante la vergine dell'immaculata concezione (insomma una simil copia del cristo redentor di Rio). A circa 2 ore di bus sulla costa si trovano posti molto suggestivi come: Valparaiso con le sue caratteristiche funiculari e poco piu`a sud ad Algarrobo si puo`nuotare nella piscina piu`grande al mondo, mentre a Talca si puo`effettuare il giro delle vigne per la degustazione dei vini locali.
Vengo a conoscenza pero`che i paesaggi piu`suggestivi si possano trovare all'estremo nord o all'estremo sud, come vulcani, saline, deserti o parchi naturali unici.
A malincuore per il momento mi accontento del mio tour, ma sicuramente dalla mia prossima meta che e`l´Argentina probabilmente rivalichero`le Ande per visionare la Valle della luna e il salar de Atacama. Per il momento e`tutto e vi lascio con una breve ma alquanto suggestiva poesia di Neruda sul perche`della vita:

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e chi non cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero sul bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno.

Lentamente´muore chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi ricordandoci sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

lunedì 19 aprile 2010

SULLA VIA DELL´ORO VERSO IL MACHU PICCHU

Lasciata alle spalle Arequipa, mi trovo al confine con la Bolivia e piu´precisamente sul lago Titicaca che gia´dal nome non viene preso in considerazione dai turisti, ma invece merita in quanto e´probabilmente uno dei laghi piu´alto del mondo e ha delle isole galleggianti fatte di erba che sono uniche e spettacolari.
Da Puno mi dirigo verso Cuzco in quanto il tempo stringe e mi manca ancora di vedere il Machu Picchu per completare la visione delle sette meraviglie del mondo. Cuzco e´una cittadina molto carina ma purtroppo piena di turisti in quanto da qui si prende il celebre trenino che ti porta nella valle sacra degli Inca.
Mi informo subito per andare a vedere il Machu ed essendo stato riaperto da due settimane, a causa delle molteplici piogge che non permettono di raggiumgerlo e´pieno di prenotazioni turistiche (pensate in alta stagione arriva quasi a 3000 ingressi giornalieri ed e´per questo che Unesco ha deciso di metter un numero chiuso giornaliero). Mi informo sia tramite tour operator sia indipendentemente e il risultato e´che mi invento una strada alternativa in quanto non compero ne il pacchetto turistico di circa 200 dollari, ne prenoto il treno per circa 100 dollari.
Insomma mi chiedo come sia possibile che un peruviano possa pagare una cifra del genere, ed in effetti e´tutta una trappola per turisti in quanto in realta´cé´una strada alternativa molto piu´lunga e pericolosa ma che facendo due calcoli con circa 100 soles (30 euro) si riesce tranquillamente andare e tornare. Prendo la decisione pazza (anche perche´qui nulla e´certo) di partire e cercare di tornare nel giro di due giorni in quanto devo poi tornare verso Lima. Per chi volesse raccomando il Rufus tour che praticamente si parte da Cuzco con un bus locale (degli anni 70) e si valica una montagna nella valle dell´Urubamba a circa 3800 metri di altitudine (una delle strade piu´belle ma anche pericolose che abbia mai fatto insieme a quelle nei campi minati in Israele). Tragitto Cuzco a Santa Maria e´circa 8 ore di bus ed il prezzo di circa 15 soles, dopodiche´ti lasciano in questo paesino da solo in mezzo alla giungla e tramite passaggi con gente locale si deve valicare un´altra montagna per giungere a Santa Teresa (circa 10 soles e 1 ora di sterrato). Arrivo a Santa Teresa con un chico guapissimo locale con cui decido di dividere un pollo che scaldiamo direttamente sul motore della sua auto e di andare a bere un paio di birre per poi riposarmi qualche ora e la mattina seguente riprendere il cammino verso Aguacalientes alias Machu Picchu. Da Santa Teresa prendo un altro passaggio dove conosco anche una guida locale che mi da qualche dritta per cercare di entarer a gratis al santuario del Machu Picchu, cosa alquanto difficile, ma non demordo. Il fatto che io pensavo di essere arrivato ed invece ti lasciano alla stazione idroelettrica dove bisogna oltrepassare un fiume con un carrello su un cavo d´acciaio e dopodiche´camminare per circa 15 km nella giungla seguendo delle rotaie di un treno che non dovrebbe essere piu´in utilizzo ma che invece passa e per poco non sarei qua a raccontarlo. Bene giungo ad Aguacalientes dopo 4 ore di cammino e decido di farmi un bagno nelle sorgenti acqua termale. Stop di un´ora per poi salire al santuario Inca con circa 45 minuti di cammino e tante madonne tirate. Bene l´impresa riesce e vado fiero della mia resistenza fisica, ma non di quella nervosa in quanto quando scendo in paese per prendere un biglietto piu´comodo per il ritorno, vengo a conoscenza che non e´possibile in quanto tutto prenotato. Tiro l´ennesima madonna e mi accingo a tornare nello stesso modo come sono venuto, ma molto contento anche se sporco, affamato e alquanto provato.

martedì 13 aprile 2010

Paesaggi lunari...

Mi trovo su un bus nel tragitto da Lima verso Arequipa (circa 15 ore di trambusto), ma il vero problema e´che non riesco a prendere sonno: sara`insonnia dovuta dall´altitudine oppure sara` adrenalina dovuta dal fatto che decido di viaggiare di notte e qui tutti sconsigliano un tale tragitto di notte perche´soggetto a incidenti stradali o a brigantaggio. `Prendo tutto alla lettera e decido di partire di notte, ma in effetti gia`all´imbarco del carro bestiame noto essere lúnico gringo e per giunta vengo anche ritratto in una simpatica foto ricordo (che di simpatico direi che non ha proprio niente essendo una foto per documentare la mia presenza e inviata alle autorita`in caso di problemi sulla strada). In compenso il paesaggio lungo tutta la costa merita, in quanto sembra di essere sulla luna, in questo paesaggio desertico vi si possono vedere aquile e condor. Arequipa e`un centro famoso, non molto turistico quanto Cuzco o Machu Picchu, ma vi decido di andare in quanto si trova in una valle piena di attrazioni naturalistiche come: la riserva nazionale salinas y aguada blanca (forse le saline piu`alte al mondo a circa 4000 metri), la valle dei vulcani (che comprende il vulcano El Misti di 5800 metri) e il Canon del Colca (che e`il canyon piu`grande e profondo del mondo). Insomma la zona e`molto florida (dovuta anche alle pietre nere vulcaniche) in tutti i sensi e vale la pena sostare un paio di giorni, anche se la gente locale suggerisce un tour nel nord del Peru`che dicono essere ancora piu`suggestivo e meno turistico. Non avendo molti giorni a disposizione e avendo preso la mia direzione verso la Bolivia per poi formare un enorme triangolo con l´attrazione piu`gettonata che e`il Machu Picchu, decido di accontentarmi per il suddetto tour: Lima-Arequipa-Puno-Cuzco-Machu-Lima!

Dolcemente viaggiare, rallentando per poi accellerare, con un ritmo di vita fluente nel cuore, gentilmente senza strappi al motore.....saluti!

domenica 11 aprile 2010

Pero' il Peru'

Scusate il gioco di parole nell' intitolare la mia prossima storia, ma sono sbarcato a Lima da un paio di giorni e per il momento l'accoglienza e' stata calorosa e suggestiva. Arrivo a Lima alle 6 del mattino locale e devo raggiungere il quartiere di Miraflores dove conoscero' Marina che e' stata avvertita del mio arrivo da Clotilde in quanto colleghe per lo stesso gruppo editoriale. Cambio i miei pesos mexicani che mi sono rimasti (pochi a dire la verita') ma che non mi bastano neanche per prendere un taxi, in quanto non c'e' altro modo per raggiungere la citta' (strano ma vero). Provo a contrattare, ma il prezzo della corsa e' fisso ed allora mi ingegno e decido di fare da traduttore ad una coppia di giovani inglesi per poi dividere la corsa verso lo stesso quartiere. Miraflores e Barranco sono ritenuti i due quartieri migliori in quanto sicuri e per il fascino artistico decadente che esprimono, ma anche per la moltitudine di ristoranti e locali notturni. Qui la mia folta chioma bionda e' etichettata come gringo e la gente spesso si mette a ridere ma viene vista anche come potenziale cliente per la loro grama economia, cosi' grama che il taxista durante il tragitto guidando veramente a cazzo buca la ruota e decide di fare un mini tamponamento che viene risolto con giusto una stretta di mano....per un momento ho creduto di essere ritornato in India. Arrivo a destinazione di mattina molto presto e Marina non risponde al citofono, penso per un momento che sia troppo presto e allora mi accomodo nella hall dell'edificio ma crollo in un sonno colossale e mi addormento. Il custode incredulo cerca in tutti i modi di rintracciare il mio contatto e pazienta ma allo stesso tempo si diverte nel commentarmi agli occhi sbalorditi della gente distinta che esce ed entra dall'edificio. Dopo circa un paio di ore arriva Marina e grazie al cielo mi accoglie nell'appartamento per una doccia e poi decidiamo di raggiungere un altro componente della casa in un posto per un rapido pasto. Qui devo dire che si mangia di tutto tra cui l'alpaca ed il cuy (che e' un roditore) ma devo dire che non e' male anche perche' decidiamo di bere il pisco sauer che e' una bevanda molto dolce ma anche molto alcolica. La giornata passa velocemente in vista della serata che sara' impegnativa in quanto pare esserci un vernissage della mostra fotografica di Mario Testino con vari volti noti tra cui Kate Moss. Non male per il momento, anche se stanco morto decido ovviamente di seguire la simpatica compagnia prima ad una festa popolare in strada nel quartiere Barranco dove ovviamente continuiamo a bere pisco e a ballare balli popolari e dove l'alto grado alcolico intensifica il mio spagnolo e grazie alle movenze ballerine colpiscono l'attenzione di varie chicas locali che generalmente non sono delle bombe sexy ma alcune sono molto particolari. Il giorno dopo mi sveglio totalmente sconfusionato e decido di fare un giro per la citta' ed andare a vedere il match molto sentito qui tra real e barca e mi imbatto in un ristorante dove conosco Mario, un italiano di circa 60 anni trapiantato qui da diverso tempo, con parlata milanese e simile ad uno dei vari personaggi dei film di Salvatores. Parlo molto e in maniera schietta con Mario che praticamente si commuove nel parlare con me e mi da' varie dritte su dove andare e cosa vedere, insomma un manna dal cielo per me e prometto di tornare a trovarlo. Pian piano mi organizzo il tour che sara' molto duro in quanto attraversero' la catena montuosa Andina (la seconda piu' alta dopo l'Himalaya con picchi di 6000 metri) e andro' a visitare dei posti unici per la loro bellezza e naturalezza, ma non preoccupatevi vi terro' aggiornati sulle mie avventure. Un abbraccio!